fondazionepaoletti
Dec 20, 20213 min read
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È uno dei più visionari, coraggiosi e influenti imprenditori sociali contemporanei. Le porte del suo The Barefoot College (‘Università degli Scalzi’) in Rajasthan sono aperte a tutti. È riuscito a scardinare i principi stessi dell’istruzione occidentale: non saperi che calano dall’alto, ma pratiche che derivano dall’esperienza comune e dalle generazioni precedenti. Il suo insegnamento? Risvegliare dentro di noi la capacità di fornire risposte anche di rottura ai problemi che ci preoccupano, al di là dei saperi codificati.
Sanjit ‘Bunker’ Roy nasce nel 1945 in una facoltosa famiglia a Burnpur, nel Bengala Occidentale. La sua educazione è quanto di più esclusivo un giovane indiano possa ricevere: Doon School a Dehradun, e al St. Stephen's College a Delhi. Dopo gli studi, però, invece di intraprendere la carriera di diplomatico o di amministratore pubblico a cui era avviato, compie una scelta di rottura. A metà degli anni ’60 una carestia colpisce lo Stato di Bihar. Roy decide di fare un salto per ‘curiosità’ ma rimane estremamente impressionato. La domanda che si fa Roy con un misto di rabbia e di presa di coscienza, è ‘Come è possibile che alcune persone vivano in queste condizioni di privazione mentre noi che abbiamo studiato nelle migliori scuole del paese non restituiamo nulla di ciò che abbiamo preso?’ A questo punto, Roy decide di dedicarsi al sociale: a causa di questa scelta la madre non gli parla per due anni. Per cinque anni lavora nei villaggi del distretto di Ajmar, nel Rajasthan. Nel 1971 fonda a Tilonia il Barefoot College, il progetto della sua vita. La scuola, che si ispira anche ai Dottori Scalzi di Mao Tse Tung, è aperta a tutti: bambini, donne e uomini analfabeti e semianalfabeti delle caste più sfavorite e dei villaggi più remoti. Di loro fa degli ingegneri, dei maestri, degli architetti, dei medici, dei tecnici informatici, dei contabili e dei marketing manager ‘scalzi’. Una volta completata la loro formazione, essi fanno ritorno nelle loro comunità e qui si fermano a lavorare, rendendo i villaggi meno dipendenti dall’esterno. Tutti studiano, mangiano e dormono per terra, nessuno riceve più di 100 dollari al mese. Il sapere tradizionale e la saggezza pratica sono tenuti in gran conto, leggere e scrivere non è considerato essenziale. Secondo Roy, un grande ostacolo allo sviluppo economico è costituito dalle persone che conoscono la teoria ma ignorano la pratica, che non hanno mai affrontato le reali difficoltà della vita. La loro preparazione non è adatta a trovare soluzioni a basso costo per migliorare la qualità della vita dei più poveri. Oggi il Barefoot College ha una rete di oltre 20 sedi in 13 Stati dell’India, il modello viene esportato con successo e Roy è uno degli imprenditori sociali più influenti e ascoltati in ambito internazionale. La vera conquista, secondo Roy, è il fatto che le comunità riescano a migliorare da sole attraverso la condivisione del sapere. Il suo motto è una frase di Gandhi: ‘Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono, e infine tu vinci.’